7.5.08

THE 1000 JOURNALS PROJECT

Adoro i taccuini di viaggio: un modo di vivere e viaggiare.
Portarne uno con sè significa garantirsi la possibilità di ritagliarsi un po' di tempo, di lasciare una traccia.
Ho trovato in rete questo curioso esperimento artistico che vi riporto.


05 febbraio, 2008
"Cosa succede a sparpagliare in giro per il mondo 1000 taccuini vuoti, chiedendo alle persone di condividere i propri pensieri e di liberare la propria insospettabile creatività?
Cosa troveremo nei taccuini, dove viaggeranno e, soprattutto, torneranno indietro? 

Questo è l'esperimento di Someguy, "un ragazzo" di San Francisco che nel 2000, affascinato dai graffiti anonimi sulle pareti degli spazi pubblici, sorta di forum spontaneo sulle questioni più disparate, decide di provare ad imbrigliare questo tipo di energia in un progetto artistico collettivo. 
Comincia a distribuire taccuini vuoti lasciandoli nei bagni, nei caffè, sull'autobus, agli amici... All'interno dei taccuini le istruzioni invitano a riempire qualche pagina e passarlo ad altri. 
Un po' messaggio nella bottiglia, un po' cadavere squisito, basato "sul flusso e sulla fiducia", il progetto dei 1000 diari "è un esperimento dove il taccuino è il museo e ogni partecipante è l'artista". 


1000 taccuini: una quantità necessaria per avere una massa critica, perchè "come le tartarughe appena nate in corsa folle sulla sabbia verso il mare, non tutti ce l'avrebbero fatta". 
Le immagini dei taccuini ritornati sono documentate dal sito, in un enorme archivio. Ogni taccuino è una storia a parte. Qualcuna adesso è raccontata in un libro.


Nel 2005 Andrea Kreuzhage si appassiona alla vicenda e comincia a girare un lungo documentario, viaggiando in molti paesi sulle tracce di taccuini scomparsi. Sul blog il diario di questa impresa. Ecco i trailer e un'intervista alla regista.

Nel frattempo, sommerso dalle richieste, Someguy ha lanciato un secondo progetto, il 1001 Journals: si può partecipare ad un Travelling Journal (sono gia più di 1200), depositare un Location Journal o semplicemente inserire un Personal Journal".

1 commento:

Daniele Passerini ha detto...

Che bella questa idea! Perché non ci inventiamo qualcosa di simile?
Mumble, mumble, mo' ci penso...

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