25.12.08

Merry Christmas, Baby

Auguri a tutti(Caterpillar1)!

NEW YORK—Fifth Avenue, 1976.
© Susan Meiselas / Magnum Photos

23.12.08

Vanitas vanitatum et omnia vanitas ovvero Bertozzi&Casoni -NUlla è COME APPARE. FORSE-

Intervallo "oggi"
2008
ceramica policroma

dal 5 al 7 novembre sono stata nuovamente a Faenza (rivelatasi una nuova scatola delle meraviglie) e ho visitato una mostra che consiglio (AFFRETTATEVI CHé RIMMARRà APERTA SOLO SINO ALL'11 GENNAIO 2009!!!).

Info.
Fondazione Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza 
Viale Baccarini, 19 - 48018 Faenza (Ravenna) 
tel. centralino 0546.697311
tel bookshop 0546.697308 - fax 0546.27141
info@micfaenza.org
www.micfaenza.org


La mostra mi è piaciuta, ma detesto esprimere giudizi e/o impressioni articolate su mostre, film, libri, musica, ecc...
(vabbè scrivo soltanto che l'avrei intitolata Jeff Koons ci fa un baffo!)
Riporterò solo qualche stralcio tratto dal comunicato stampa ufficiale.

BERTOZZI&CASONI CHI???

"Bertozzi & Casoni è una società in nome collettivo fondata nel 1980 a Imola da Giampaolo Bertozzi (Borgo Tossignano, Bologna, 1957) e da Stefano Dal Monte Casoni (Lugo di Romagna, Ravenna, 1961).
Appena terminati gli studi all'Istituto Statale d'Arte per la Ceramica di Faenza, Bertozzi e Casoni partecipano alle manifestazioni che tentano di mettere a fuoco i protagonisti e le ragioni di una "nuova ceramica". Abilità esecutiva e distaccata ironia caratterizzano già le loro prime creazioni in sottile maiolica policroma. Importante è la collaborazione con la Cooperativa Ceramica di Imola dove collaborano come ricercatori nel Centro Sperimentazioni e Ricerche sulla Ceramica.
Negli anni Ottanta e Novanta il virtuosismo esecutivo raggiunge nuovi apici tra opere scultoree, intersezioni con il design e realizzazioni per affermati artisti italiani ed europei.
Negli anni Novanta emerge nel loro lavoro un aspetto maggiormente concettuale e radicale: la ceramica assume dimensioni sempre maggiori fino a sconfinare nell'iperbole linguistica e realizzativa. La critica e le più importanti gallerie d'arte nazionali e internazionali si interessano al loro lavoro. Le loro sculture, simboliche, irridenti e pervase da sensi di attrazione nei confronti di quanto è caduco, transitorio, peribile e in disfacimento sono diventate icone, internazionalmente riconosciute, di una, non solo contemporanea, condizione umana.
Tra surrealismo compositivo e iperrealismo formale, Bertozzi & Casoni indagano i rifiuti della società contemporanea non escludendo quelli culturali: sia quelli del passato che quelli delle tendenze artistiche a noi più vicine.
Negli anni Duemila, Bertozzi & Casoni abbandonano l'uso della maiolica per privilegiare, in una sorta di rinnovata "epopea del trash", l'utilizzo di materiali ceramici di derivazione industriale che accrescono il potere ipnotico dei loro lavori divenuti tecnicamente perfetti, ben oltre i risultati, già eccezionali, precedentemente acquisiti". 


Dato il periodo natalizio inizio con quest'opera ;):











photo(s) by Caterpillar

15.12.08

SpazzaMapp 2.0 ovvero le mappe sociali della "monnezza"


Madonna scheletrita, 2008
Bertozzi&Casoni


Su ecoblog.it ho appena trovato 2 iniziative interessanti...so che proporre un viaggio nella monnezza di questi tempi non è politicamente corretto, ma prima che col 2008 buttiate dalla finestra anche qualcos'altro, pensate a questi siti (spazzamap e termovalorizzatori.it)e alle loro mappe... il primo gennaio 2009 potrebbe figurarvi anche casa vostra ;)!

Ecco di che cosa si tratta:
1. 
Termovalorizzatori in Italia
Il primo Social Network Italiano per il monitoraggio Ambientale su base Geomatica
Segnalare un problema per condividerne la soluzione
Inviaci una segnalazione su un impianto/discarica di cui sei a conoscenza e che ancora non compare nelle nostre Mappe.

Rendi noto qualcosa della tua zona e confrontati con gli utenti a livello nazionale sulla soluzione.
Le difficoltà spesso sono simili per località e situazioni molto distanti tra loro possono avere soluzioni comuni.


La segnalazione verrà controllata e verificata dallo staff e successivamente pubblicata nel nostro archivio.
Gli utenti potranno poi partecipare ed arricchire di informazioni e commenti la tua seganalazione.
L'anonimato sarà tutelato.


2. 
April 5, 2008
SpazzaMAP: Immondizia 2.0 - come il web può aiutare la vita di tutti i giorni
Il progetto SpazzaMAP è un sistema di denuncia dell’inquinamento ambientale, in cui i cittadini segnalano in tempo reale la presenza di eccedenze di immondizia in strada, con lo scopo di fornire una visione generale dell’impatto di questo grave problema sulla vita di tutti i giorni.
La situazione in cui versa la Campania in questi anni e la voglia di reagire, sono le motivazioni che hanno portato
un gruppo di giovani ingegneri campani a voler affrontare il problema dell’immondizia da un punto di vista innovativo. 
Il progetto SpazzaMAP cerca di creare una rete di informazioni, quanto piu’ attendibile e condivisa possibile, per la “denuncia” anonima delle situazioni ambientali più bisognose di intervento.
Il progetto si inquadra in un contesto più ampio di utilizzo delle nuove tecnologie, del Web 2.0 e delle reti sociali, per aumentare la consapevolezza del cittadino relativamente ai problemi della propria città.

Il progetto SpazzaMAP e’ stato ideato e realizzato dallo Studio Ingegneria ReACT nel 2007. 
Aiutateci a portare avanti questa nostra iniziativa sociale facendola vostra.

3. (fonte ecoblog.it)
Lo staff del blog di Beppe Grillo ha avuto l’idea brillante di incrociare la mappa degli inceneritori italiani con la riduzione dell’aspettativa di vita a causa delle PM 2,5, ovvero delle particelle microscopiche di diametro inferiore ai 2,5 millesimi di millimetro.
Evidentemente non si tratta di uno studio scientifico - non ci sono indicazioni su come sia stata costruita la carta, né su quali dati sono stati utilizzati e da dove sono stati presi. Ma la mappa è comunque illuminante: le macchie nere sulla pianura padana valgono più di cento parole.

12.12.08

Roma e il famigerato 64...

La lonelyplanet consiglia di prestare attenzione alla linea 64 dei bus romani (chissà che cosa accadrà mai?!).
Intanto ho scaricato dal sito dell'atac le mappe col percorso dell'autobus...non si sa mai ;)

Andata

termini, repubblica, nazionale/torino, nazionale/quattro fontane, nazionale/palazzo esposizioni, nazionale/quirinale, p.za venezia, plebiscito, argentina, c.so vittorio emanuele/s. a. della valle, c.so vittorio emanuele/navona, chiesa nuova, c.so vittorio emanuele/tassoni, ponte vittorio emanuele, lgt sassia/s. spirito, cavalleggeri/s. pietro, crocifisso/porta fabbrica, p.za stazione s. pietro (fm)


Ritorno

p.za stazione s. pietro (fm), fornaci/mura aurelie, fornaci, cavalleggeri/fornaci, p.za della rovere, acciaioli, c.so vittorio emanuele/tassoni, chiesa nuova, c.so vittorio emanuele/navona, c.so vittorio emanuele/argentina, via torre argentina, botteghe oscure, ara coeli/piazza venezia, p.za venezia, nazionale/quirinale, nazionale/palazzo esposizioni, nazionale/quattro fontane, nazionale/torino, terme diocleziano, termini

10.12.08

TRIESTE

Il manifesto del "Piccolo" di Trieste parla da solo. Mi ha accolto appena arrivata alla stazione rintontita da una lunga notte ed è stato amore a prima svista. L'ho guardato per benino e mi sono chiesta se invece che esser arrivata in una città austro-ungarica, non fossi per caso sbarcata in una specie di Paperopoli pulp.


Poi ho fatto colazione con un capp in b e sono scesa sotto il cielo plumbeo della città più straniera d'Italia...

8.12.08

nun ce posso crede'...


Visitavo il sito lonelyplanetitalia.it e non ho potuto fare a meno di leggere la sezione dedicata alla mia città natale (Roma)...riporto per intero quello che scrivono (già la foto che hanno pubblicato è tutta un programma!) nell'introduzione:

foto di Martin Moos
È difficile dire che cosa vi colpirà di più di Roma: l'arrogante opulenza del Vaticano, il fascino senza tempo del Foro, la monumentalità del Colosseo, la congestione del traffico o il conto del cappuccino al bar.
A Roma fate come i romani e immergetevi nei piaceri che la città ha da offrire: assaporate il brivido di calpestare una terra dal turbolento passato oppure godetevi il piccolo ma esaltante refrigerio di un gelato alle noci in una giornata calda
La mia attenzione, però, è stata catturata dalle "curiosità" segnalate:
Curiosità
Pollice retto!
A Roma potete frequentare un breve corso per gladiatori. La Scuola Gladiatori si trova sulla Via Appia e organizza anche seminari intensivi di tre giorni. I leoni sono compresi, ma per favore portatevi la spada
Non potendo credere ai miei occhi ho voluto verificare e...EBBENE Sì, UNA SCUOLA PER GLADIATORI ESISTE DAVVERO!
E' organizzata dal Gruppo storico romano e se desiderate ricevere più informazioni clikkate qui: www.gsr-roma.com.
Ma le chicche (della serie "come ci vedono"...)che la lonelyplanet offre non finiscono qui:
- sez. Cultura e storia
Fatti recenti
Gli ultimi due decenni del secolo sono stati caratterizzati da un misto di crescita economica e scandali legati alla corruzione, che hanno coinvolto molti politici, funzionari e imprenditori. Nel 1994 salì al potere una coalizione di destra guidata dal miliardario e magnate dei media Silvio Berlusconi. Il suo governo cadde sotto l'accusa di corruzione, ma dopo alcuni anni di avvicendamenti nel tipico stile italiano, Berlusconi vinse le elezioni del 2001 promettendo 'meno parole e più fatti'. Nonostante le grandi proteste suscitate dalla sua politica di destra, il governo restò in carica fino al termine del mandato. Le elezioni del 2006 furono vinte dalla coalizione di sinistra guidata da Romano Prodi.Il Giubileo del 2000, che richiamò 16 milioni di pellegrini, fornì a Roma l'occasione per rinnovarsi. Si spesero miliardi per pulire le facciate dei palazzi, migliorare la viabilità e i trasporti, e sottrarre gli spazi pubblici alla tirannia delle auto. Roma non era mai stata così bella come all'alba del nuovo millennio. Oggi mantiene il suo ruolo di centro amministrativo e turistico ed è quasi del tutto priva di industrie e di grandi attività commerciali, ma molto esperta di intrighi politici.
- sez. Popolazione e società
Donne in viaggio
Roma non è una città pericolosa per le donne, ma se viaggiate da sole vi potrà capitare di ricevere attenzioni indesiderate da parte degli uomini, specialmente nei bar e nei locali notturni. Scegliete con cura i luoghi da frequentare di notte e state attente quando andate via. Non camminate da sole in strade buie e deserte, e cercate un albergo in centro, vicino a bar e ristoranti. Fate attenzione agli uomini che allungano le mani per palpeggiarvi sugli autobus (soprattutto il 64).I tamponi interni e gli assorbenti sono in vendita nelle farmacie e nei supermercati.
Chiedo lumi all'amica Ilaria: perchè proprio il 64???

30.11.08

Pioggia di novembre...

in questi giorni m'è capitato spesso di ricordare novembre di un anno fa (soprattutto ritrovandomi in certe stanze abbandonate) e sempre ho canticchiato questa canzone...
Canzone che per me è anche un taccuino di viaggio: schizzo di una città verso la quale provo una grande nostalgia.


("La pazienza ha un limite, Pazienza no"
 video dedicato ad Andrea Pazienza)


Pioggia di novembre (Vinicio Capossela)

E se, e ma
mi pare sarà
eppure non piove e nuvole
non ne vedo di qua
è una striscia di cielo
non diversa da prima
solo freddo d'autunno
e bianco color di farina

guardo sopra al sesto piano
una goccia e poi l'altra si spiaccica in faccia
fa un rumore di sveglia
che tintinna sul ferro
di una gronda lontana

e viene la pioggia a lavare
le macchine in fila
gli allarmi strillare
e bagna le aiuole spellate
le multe stracciate
il cielo dei bar

sulla strada di pietra segnata
come panforte di tagli e binari
piove sulle varesine e gira gira
la giostra senza fine

cade sopra i tram che passano lenti
di ferro e di legno pazienti
con un occhio solo
buoni da guardare
dinosauri in fila ad asciugare
piove sui pensieri dietro ai fanali
delle tangenziali

e bagna nei cortili i gerani
le nere ringhiere
le lingue straniere
i viados di Gioia
la casba di Buenos Aires
le edicole accese
le borse e le spese

piove sulle campane
delle pievi romane
sulle grazie sui ceri
sui voti e sui desideri
cade sopra i piedi dei bambini
che ci sono ma non li vedi
sugli ortomercati
dentro i fabbricati
sopra le collette di spicci e sigarette
su uomini e su cani
e piove sulle urla dei villani

sul cimitero monumentale
sugli attacchini sugli spazzini
sulle chiese dei filippini
sui tavolini dei baracchini
sui gatti tristi dentro i cortili
sulle collane degli abusivi
sul padiglione degli infettivi
sopra i germani dentro i navigli

sui treni caldi dei pendolari
sopra i silenzi dei tassinari
sulle africane per mezzo ai viali
sopra i parenti negli ospedali
e piove stasera anche sul chiuso della galera

e venga la pioggia a Novembre
a lavarmi i pensieri dal fango e dal mal.

23.11.08

POLEMICHE ROMANE

19.11.08

ECCOMI!!!!!

Finalmente eccomi qua, dopo aver provato svariate password possibili sono riuscita finalmente ad entrare...era tanto che volevo scrivere qua!!! Ormai a causa di qualcuno e di qualcuna giro per Roma con un'altra ottica...un ottica un po' da sviaggi... Cerco di soffermarmi sulle cose che vedo da sempre di farmi saltare alla mente pensieri e ricordi... magari chissà trovo pure il modo di affezzionarmi a sta città visto che ci devo convivere chissà per quanto...
Fin'ora il mio luogo pensatoio di Roma era solo la stazione Termini, il luogo in cui è stipato il caos di Roma, un luogo in cui sei un volto tra tanti e tu come tanti cammini lì apparentemente con un uno scopo preciso che è uscire al più presto... Ed è nel momento di passaggio che ti gusti la tua camminata, nascosto nella folla osservi attentamente gli altri, sogni i viaggi possibili e impossibili, ti diverti a salire e scendere tra i vari livelli e piani di Termini... La maggioranza della gente pensa che i piani corrispondano solo alle metro e al treno o se tiran su il naso al massimo ai negozi, invece dentro l'immensa e fagocitante stazione esistono delle specie di non luoghi fuori dal mondo, basta fare delle scalette e ti ritrovi magari in un piccolo chiostro con colonne e visto che non sei più sicura di saperci tornare pensi che te lo sei sognato... Oppure luoghi bizzarri per il posto come una palestra sotterranea!! 
Ma i livelli di lettura sono tanti come tante sono le persone di ogni luogo del mondo... Dai ragazzini Rom che vengon inseguiti dai poliziotti (e poi chissà che accade...!!), dagli immigrati sudamericani che riempiono di odori l'uscita della stazione, dai tanti senza tetto che aniamano la stazione soprattutto di notte quando restano gli ultimi custodi del gigante.... Alle coppie di fidanzati o quasi fidanzati con caramelle in mano che si salutano alla stazione... 
Insomma basta sto diventando smielata...ma continuerò!!!

15.11.08

Gayane Ballet Suite (Adagio)

Oggi mi sento così...

Un pezzo da stretta al cuore, tratto dal Gayane Ballet Suite del compositore armeno Aram Khachaturian (1903-1978), che suonerà familiare agli appassionati di Kubrick. Questo videoclip intitolato "Standing in the light" contiene proprio la traccia audio dell'inarrivabile 2001: Odissea nello spazio, con il rumore bianco di sottofondo della propulsione del Discovery; la grafica essenziale ma d'effetto è a sua volta citazione dell'oggetto simbolo del film, il monolite.

tutto l'universo obbedisce all'amore...


Lasciami qui
Lasciami stare
Lasciami così
Non dire una parola che
Non sia d'amore

Per me
Per la mia vita che
E' tutto quello che ho
E' tutto quello che io ho e non è ancora
Finita
Finita...


...a chi oggi m'ha chiesto: "come stai?"

13.11.08

viaggi nel tempo...


Robespierre-Offlaga Disco Pax
(grazie all'amico Luigi)

12.11.08

...niente da capire....



LANGUAGE IS A VIRUS FROM OUTER SPACE 
Paradise
Is exactly like
Where you are right now
Only much much
Better.
I saw this guy on the train
And he seemed to gave gotten stuck
In one of those abstract trances.
And he was going: "Ugh...Ugh...Ugh..."
And Fred said:
"I think he's in some kind of pain.
I think it's a pain cry."
And I said: "Pain cry?
Then language is a virus."
Language! It's a virus!
Language! It's a virus!

Well I was talking to a friend
And I was saying:
I wanted you.
And I was looking for you.
But I couldn't find you. I couldn't find you.
And he said: Hey!
Are you talking to me?
Or are you just practicing
For one of those performances of yours?
Huh?
Language! It's a virus!
Language! It's a virus!

He said: I had to write that letter to your mother.
And I had to tell the judge that it was you.
And I had to sell the car and go to Florida.
Because that's just my way of saying (It's a charm.)
That I love you. And I (It's a job.)
Had to call you at the crack of dawn (Why?)
And list the times that I've been wrong.
Cause that's just my way of saying
That I'm sorry. (It's a job.)
Language! It's a virus!
Language! It's a virus!

Paradise
Is exactly like
Where you are right now
Only much much (It's a shipwreck,)
Better. (It's a job.)
You know? I don't believe there's such
a thing as TV. I mean -
They just keep showing you
The same pictures over and over.
And when they talk they just make sounds
That more or less synch up
With their lips.
That's what I think!
Language! It's a virus!
Language! It's a virus!
Language! It's a virus!

Well I dreamed there was an island
That rose up from the sea.
And everybody on the island
Was somebody from TV.
And there was a beautiful view
But nobody could see.
Cause everybody on the island
Was saying: Look at me! Look at me!
Look at me! Look at me!
Because they all lived on an island
That rose up from the sea.
And everybody on the island
Was somebody from TV.
And there was a beautiful view
But nobody could see.
Cause everybody on the island
Was saying: Look at me! Look at me! Look at me!
Look at me! Look at me! Why?
Paradise is exactly like
Where you are right now
Only much much better.



Homeland...

11.11.08

After Hours...

...non ascoltavo questa canzone da un po'... da quando, in preda ad una di quelle furie distruttive (?) che segnano ogni passaggio della mia vita (che mi portano a sbarazzarmi di oggetti, carte, ninnolinutilinutilizzati, memorie pesanti e ricordi tanto futili quanto ingombranti), non ho strappato proprio quel testo scritto a mano su un foglio e appeso nella mia camera forse da sempre...un gesto che ha segnato l'apertura di una porta e l'inizio di un viaggio.



The Velvet Underground - After Hours (1968)

1-2-3
If you close the door, the night could last forever
Keep the sunshine out and say hello to never
All the people are dancing and they're havin such fun
I wish it could happen to me
But if you close the door, I'd never have to see the day again.

If you close the door, the night could last forever,
Leave the wineglass out and drink a toast to never
Oh, someday I know someone will look into my eyes
And say hello -- you're my very special one--
But if you close the door, I'd never have to see the day again.

Dark cloudy bars
Shiny Cadillac cars
And the people on subways and trains
Looking gray in the rain as they stand disarrayed
All the people look well in the dark
And if you close the door, the night could last forever.
Leave the sunshine out and say hello to never
All the people are dancing and they're having such fun
I wish it could happen to me
'Cause if you close the door, I'd never have to see the day again.
I'd never have to see the day again.
(once more)
I'd never have to see the day again.

Su Nico...

Nico, femme fatale
di Gabriele Lunati

2.11.08

woices: del suono del mondo...

Dal mio Internazionale delle meraviglie un'altra chicca suggerita da Ethan Zuckerman.
La possibilità ,offerta da woices, di creare e disporre di mappe sonore è davvero suggestiva! L'unica cosa su cui dissento con Zuckerman è la proposta di installare un "discreto" sistema di videoconferenza per collegare in maniera casuale luoghi lontani...a parte il fatto che credo che esistano svariate webcam sparse per il mondo, è un'idea che puzza di "grande fratello" che non mi piace per niente! 
Meglio le suggestioni dei suoni ...


Woices, and weird windows on the world
di Ethan Zuckerman

Ho un'idea che mi ronza in testa da un po' di tempo. Mi è venuta in mente mentre chiacchieravo con Dale Joachim, un ingegnere dell'Mit che usa il cellulare per studiare i gufi: chiama nella foresta di notte, trasmette il richiamo di un gufo e ascolta le risposte attraverso dei microfoni gsm.
L'idea di ascoltare i luoghi mi ha fatto pensare a tutti i posti simili che esistono nel mondo: un Kentucky Fried Chicken di Canton, in Ohio, e uno di Canton in Cina, per esempio. Da un lato sono due spazi identici, dall'altro sono profondamente diversi.
Mi piacerebbe creare delle finestre tra questi luoghi: si potrebbe installare un sistema di videoconferenza molto discreto – un monitor e una webcam – e collegare in modo casuale due spazi affini.
Così dal nostro ristorante in Ohio potremmo avere una finestra sulla Cina, e qualche minuto dopo sul Pakistan o sulla Polonia. Potremmo ascoltare le conversazioni che si svolgono dall'altra parte, o addirittura guardare il monitor e parlare con qualcuno.
Alcuni di questi luoghi avrebbero un legame molto evidente: due Starbucks, per esempio. In altri casi, invece, il legame sarebbe più concettuale, come quello tra un centro commerciale e il mercato all'aperto di Makola, ad Accra.
Il progetto Woices
Si potrebbe anche sostituire lo specchio sopra un lavandino di un bagno pubblico con un monitor e associarlo a un monitor sopra un altro lavandino dall'altra parte del mondo.
Le immagini potrebbero essere trasmesse in streaming su internet: non solo avremmo un'idea della diversità dei due posti, ma sarebbe anche una grande opportunità per studiare le possibili interazioni tra gli esseri umani.
Come ci comporteremmo di fronte a queste finestre? Le ignoreremmo come facciamo di solito quando ci troviamo in spazi pubblici? Saluteremmo educatamente gli altri clienti, prima di tornare al nostro piatto? Oppure rivolgeremmo la parola all'uomo che beve un caffè in Bahrein e alla donna che vende pesce ad Accra?
Se fossi Cory Doctorow ci scriverei un racconto. Sarebbe la storia di un gruppo di ragazzini brasiliani che fa amicizia con un altro gruppo in Cina, comunicando attraverso i monitor. I ragazzi si darebbero appuntamento davanti allo schermo nella speranza che l'algoritmo li connetta casualmente ai nuovi amici, e non a una stanza di tedeschi dalla faccia austera.
Forse esiste una catena di ristoranti o di negozi abbastanza folle da realizzare un'idea del genere. Si potrebbe fare una prova su scala ridotta in un Walmart o in un Best Buy, convertendo uno schermo televisivo o il monitor di un computer in una finestra. Secondo me la cosa più affascinante sarebbe avere una finestra che passi inosservata in uno spazio pubblico, per esempio un ristorante.
Tutto questo mi fa tornare in mente Woices, un sito che permette di taggare spazi geografici attraverso piccoli brani audio. Queste tag, chiamate "eco", messe insieme formano un nuovo tipo di guida turistica. Con un telefono in grado di rilevare il posto esatto in cui siamo, è possibile ascoltare i discorsi che le altre persone hanno lasciato in giro per il pianeta.
Oggi, per esempio, ho ascoltato alcune persone leggere il menù in un ristorante giapponese a Terragona e discutere di un pellegrinaggio a Santiago di Compostela, in Galizia.
Per farsi un'idea di come funziona Woices è meglio conoscere lo spagnolo, ma non esiste un linguaggio specifico per la tecnologia. Mi piace l'idea che un posto raccolga sia la voce di chi ci abita sia quella di un turista che sta imparando a conoscerlo.
Forse questo è un modo più pratico per realizzare la mia idea, e dovrei semplicemente cominciare ad annotare tutti i Kentucky Fried Chicken dove mi capita di mangiare. Da Canton a Canton.

ETHAN ZUCKERMAN lavora al Berkman center for internet and society. Nel 2004 ha fondato il sito Global Voices insieme a Rebecca MacKinnon. Questo articolo è uscito sul suo blog con il titolo Woices, and weird windows on the world.

29.10.08

Ditelo con un...

...stupore
...soddisfazione
...dubbio
...amore
...tristezza
...serenità
...rabbia

:-)

25.10.08

my favourite song (sperando che si scriva così) ...

Il cielo sopra Berlino è, in assoluto, il mio film preferito.
Potrei scrivere molte cose su questa pellicola, tante sono le cose che si potrebbero dire sui suoi molteplici livelli di significato...ma non annoierò nessuno :)

meglio vedersi qualche clip (meglio però, come suggerisce Daniele,andarselo a vedere TUTTO! Io vi suggerisco delle sequenze come se fossero pagine tratte da un libro...):

...quando il bambino era bambino...







Marion



Due le canzoni che non mi riesce di separare dal film: una è One e l'altra (la mia preferita, ormai inscindibile dalle persone che amo) è Stay (Faraway, so close!).
Perché scrivere di film e di canzoni? 
Forse perché, al di là di tutti i suoi possibili significati, "Il cielo sopra Berlino" è, per me, il più suggestivo ed emozionante taccuino di viaggio che abbia mai visto.

One



U2- Stay (Faraway, So Close!)

Caricato su Dailymotion da Kilgore81

Aspettando di andare a Berlino...col rammarico di non esser riuscita a vederla coi miei occhi prima della caduta del muro.
P.S. "Berlino" (la città intesa come luogo simbolico, luogo dell'anima) è per me (che lo voglia o no) Roma.

Three o'clock in the morning
It's quiet and there's no one around
Just the bang and the clatter
As an angel runs to ground

Just the bang
And the clatter
As an angel
Hits the ground

24.10.08

insonnia...

Discesa su titano

Surreale...

23.10.08

HO VISTO UN RE...

...queste eran le "canzoncine" che ascoltavo da bambina...

Animazione by
nanobastaddo

E' la vita la vita..

E' c'è sempre lì quello che parte, ma dove arriva se parte?!

22.10.08

SCULTURE DA VIAGGIO



Le sculture da viaggio quando sono ripiegate hanno il pregio di poter essere dimenticate fra le pagine di un libro e ritrovate a caso.
Aperte possono stare su qualunque piano, sull'armadio, sulla sedia, sui vestiti.
Possono mostrare l'apertura variabile dei desideri.
Apparire e sparire in fretta.
D'ora in poi lo spazio non è più un a-priori cui togliere o aggiungere materia.
D'ora in poi la scultura non colonializza.
D'ora in poi la scultura è una possibilità non una entità.
D'ora in poi la scultura licenzia i gloriosi facchini.
D'ora in poi la scultura può vagare da fiore a fiore.
Le sculture da viaggio uniscono l'origami, arte di piegare la carta, con il kirigami, arte di tagliare la carta.
Leggerezza e humor di Bruno Munari rispetto agli altri Maestri.
Leggerezza e humor, qualità rare, vedi Aldo Palazzeschi.

Corrado Levi

Fonte: www.tingo.it



20.10.08

Things Behind the Sun

Un viaggio tra le note di Nick Drake e tra le fotografie di New Orleans dopo il passaggio di Katrina: un'anima e una città entrambe tormentate. Il mio primo post su Sviaggi, una canzone d'annata (1972), malinconicamente senza tempo, che stasera ha catturato la mia attenzione, nonostante fossi d'umore tutt'altro che triste... e non c'è un perché!



Please beware of them that stare
They'll only smile to see you while
Your time away
And once you've seen what they have been
To win the earth just won't seem worth
Your night or your day
Who'll hear what I say.
Look around you find the ground
Is not so far from where you are
Don´t too wise
For down below they never grow
They're always tired and charms are hired
From out of their eyes
Never surprise.

Take your time and you'll be fine
And say a prayer for people there
Who live on the floor
And if you see what's meant to be
Don't name the day or try to say
It happened before.

Don't be shy you learn to fly
And see the sun when day is done
If only you see
Just what you are beneath a star
That came to stay one rainy day
In autumn for free
Yes, be what you'll be.
Please beware of them that stare
They'll only smile to see you while
Your time away
And once you've seen what they have been
To win the earth just won't seem worth
Your night or your day
Who'll hear what I say.

Open up the broken cup
Let goodly sin and sunshine in
Yes that's today.
And open wide the hymns you hide
You find reknown while people frown
At things that you say
But say what you'll say
About the farmers and the fun
And the things behind the sun
And the people round your head
Who say everything's been said
And the movement in your brain
Sends you out into the rain.

19.10.08

girls just want to have fun



I want to be the one to walk in the sun...

15.10.08

BENVENUTA ILARIA!
IL NOSTRO BRUCO COMINCIA A PRENDER FORMA!!

14.10.08

Internazionale ... è Amore!

Non più di 24ore fa ho definito Internazionale la mia piccola "scatola delle meraviglie"...
...guardate cos'ho trovato curiosando nel blog di Tina Spacey (pubblicato sul sito di Internazionale il 30/06/08 : ) ):

- Giochino del lunedì 
Wordle è un giochino che genera immagini a parole. Incollate un testo, un indirizzo, un feed e lui crea un'altra storia e organizza tutto in base alle parole che avete usato più spesso. - 

M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O! L'ho provato subito con Sviaggi e questo è il risultato (kliccate sull'immagine x l'ingrandimento)

13.10.08

Internazionale mon amour...

...come si fa a non amare Internazionale???
Questa "scatola delle meraviglie" mi permette di viaggiare anche quando sono costretta a casa (mi sento un po' Salgari ;)). 
BuonaLettura&BuonSviaggio!

La globalizzazione in una scatola
Seguire il viaggio di un container, disegnare mappe che presentano un nuovo punto di vista. Ethan Zuckerman cerca nuovi modi per osservare il mondo.


Le navi portacontainer mi affascinano. Sono la mia metafora preferita della globalizzazione. Quando vado in una città portuale, spesso chiedo ai miei amici di accompagnarmi a vedere le gru che caricano e scaricano le pile di container rossi, blu e grigi. Ma loro non sempre sono felici di stare in macchina a guardare il commercio globale attraverso una recinzione di metallo.
È per questo che mi entusiasma molto il progetto The box: la Bbc, in collaborazione con la compagnia di trasporti Nyk, permetterà di seguire su internet il tragitto di un container per un anno intero. Il container ha il logo della Bbc e un trasmettitore gps, ma per il resto sarà usato esattamente come qualunque altro container in viaggio da un porto all'altro.
L'idea si ispira al meraviglioso libro di Marc Levinson, The box. La scatola che ha cambiato il mondo (Egea 2007), ma ricorda anche il romanzo di William Gibson Guerreros (Mondadori 2008), oppure Box boats di Brian Cudahy.
Uno degli obiettivi della Bbc è mostrare la complessità della rete di comunicazione del pianeta. Se potessimo seguire gli spostamenti di tutti i container del mondo potremmo capire, per esempio, quali paesi hanno instaurato dei legami forti.
Trovare delle mappe che mostrano i movimenti dei container, però, è molto difficile.
Forse perché per realizzarle ci sarebbe bisogno della collaborazione tra decine di aziende e centinaia di autorità portuali, o forse perché queste mappe potrebbero rivelare i punti deboli della rete globale del commercio.
Spostarsi da New York a Londra
Gran parte delle cartine che ho trovato si basano sul colore, altre invece sono più interessanti: in quelle di Worldmapper, per esempio, la dimensione dei paesi cambia rispetto al dato rappresentato.
Ce n'è una che mostra da dove partono tutti i passeggeri (1,6 miliardi) che viaggiano in aereo ogni anno, ma non dice dove sono diretti: raffigura il fenomeno su base nazionale e non spiega il legame tra i vari paesi.
C'è una mappa particolarmente interessante della Princeton university che mostra le rotte delle navi a vapore all'inizio del novecento. Per me queste sono delle "mappe infrastrutturali" o "mappe potenziali": ci mostrano dove esistono dei collegamenti potenziali, ma non dicono quanto spesso vengano usati.
Quante navi a vapore hanno viaggiato da New York a Pernambuco, in Brasile, e quante da New York a Liverpool? Quali collegamenti erano vitali per il commercio internazionale e quali esistevano semplicemente per permettere alle navi di rifornirsi?
Cercando delle mappe sui flussi reali tra i paesi ho trovato alcuni esempi interessanti: TeleGeography ha una cartina che raffigura i flussi di telecomunicazione tra i paesi. I collegamenti sono misurati in milioni di minuti di traffico telefonico su base annuale. Osservando la mappa si nota immediatamente che c'è un enorme traffico telefonico tra Turchia e Germania (dove vivono moltissimi immigrati turchi), mentre tra la Turchia e il resto degli stati europei è molto più basso. Questo permette di capire rapidamente qualcosa di più preciso sulle relazioni tra le varie aree del pianeta.
Un altro esempio viene dal Princeton's international network archive e riguarda un affascinante insieme di mappe che raffigurano i flussi del commercio di armi, di tabacco e di alcuni tipi di "beni culturali".
La mia preferita è una mappa interattiva che mostra la distanza tra i paesi, non in termini geografici, ma considerando il tempo necessario per spostarsi da un luogo all'altro. Come ogni viaggiatore sa bene, è più semplice e veloce spostarsi da New York a Londra che da New York a Camden, nel Maine. Il tentativo è quello di ridisegnare il mondo pensando alla facilità con cui si è in grado di spostarsi da un luogo all'altro o alle difficoltà che si incontrano.
Ogni suggerimento relativo alle mappe sulla globalizzazione che non sono ancora riuscito a trovare, specialmente quelle che mettono a confronto i flussi potenziali e i flussi reali, è più che benvenuto.

ETHAN ZUCKERMAN lavora al Berkman center for internet and society. Nel 2004 ha fondato il sito Global Voices insieme a Rebecca MacKinnon. Questo articolo è uscito sul suo blog con il titolo Mapping a connected world.

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