14.4.09

Arrivederci Roma...Africa arrivo... (parte 1a)

Come avrete notato i collaboratori di Sviaggi sono dei pigroni ;)! 
Per questa ragione ho deciso di piluccare qualcosa dai loro blog (arricchendo il tutto con delle note di sviaggio naturalmente!).
Questo post è opera di Ilarialice
Buona lettura! 
by Cat

martedì, 29 luglio 2008
Ho conosciuto l'ennesima persona che dice che vorrebbe venire a Roma, che Roma è fantastica, "ma dai abiti a Roma...", "sarei venuto volentieri ad abitare a Roma...


Ma come si fa? Probabilmente se mi legge qualche romano inizierà ad odiarmi pensando che sono un'infiltrata leghista... Al di là dei luoghi comuni, del traffico, Roma è una città immensa nella quale devi imparare a vivere e anche a muoverti (io ancora mi perdo a volte).
Roma è una città in cui sei uno che cammina tra la folla in cui sei spettatore della vita degli altri, li osservi ma resti distante.
Poi "roma caput mundi" che palle!!
I romani assomigliano ai gatti, si affezionano tantissimo al luogo dove 
vivono e non lo cambierebbero mai, non se ne andrebbero mai...


...ecco Roma ti dà un senso di eterno, di drasticamente eterno che mi resta pesante (come il barocco) o forse mi spaventa... io che non riesco a metter radici fisiche, sentimentali da nessuna parte.
Certo i colori e il chiasso di Roma probabilmente un po' mi piace perché stordisce come mi è piaciuta Napoli per questo motivo...anche se i napoletani a breve termine sono più simpatici. Roma è un covo di coatti e soprattutto il quartiere dove vivo: Ostia, mi è sempre stata stretta da quando avevo 17 anni, sì il mare, la pineta....chi abita a ostia vuole continuare a vivere ad ostia....vicino a Roma ma vivibile dicono...che palle2!!!
Tanto dico dico e poi...
Arrivederci Roma vado in Africa per un po', in Zambia sai dicono che non sia un posto turistico, probabilmente ci sarò io, la gente con cui parto che non conosco e che non viene da Roma...
Ogni volta che parto non trovo mai romani, chissà perchè, che fai li risucchi d'estate...
Magari in queste  settimane, finalmente in un posto non turistico, bho chissà...non mi aspetto mai molto prima di partire per i posti così quando arrivo è tutta una sorpresa, neanche sono eccitata come dicono tutti prima di un viaggio, forse è un modo per non restare fregati... Sono solo nervosa perchè non so se ho portato le cose che mi servono...stavolta ho deciso di ridurre all'osso!!!
L'anno scorso sono tornata dal Perù con una grossa carica e l'adrenalina nel cervello.



photos by Ilarialice

...certo stare da sola 4 giorni bloccata negli aeroporti di Lima e Caracas...

photo by Ilarialice

... (e nei peggiori bar davvero) mi ha aiutato ha scoprire una parte veramente nuova di me... ho imparato ad arrabbiarmi!!! Arrabbiarmi anche in spagnolo visto che l'inglese non lo parlava nessuno.
Quest'anno vedremo cosa impararerò che persone conoscerò...
continua...

Note di Sviaggio su Roma (by Cat)
Nel suo post Ilaria paragona i romani ai gatti...ah, i gatti! 
Ho imparato ad amarli vivendo a Roma.
Presa da curiosità ho girovagato un po' in rete ed ho scoperto l'Associazione culturale colonia felina Torre Argentina.
A Roma esistono molte colonie di gatti randagi una delle più famose "risiede" in Largo di Torre Argentina e l'associazione se ne prende cura.


Largo di Torre Argentina è una piazza di Roma situata nell'antica zona di Campo Marzio che ospita quattro templi romani risalenti all'età della Repubblica.


Il nome della piazza si riferisce alla Torre Argentina, così chiamata da Johannes Burckardt (1445 circa - 1506, nome italianizzato Burcardo), che dal 1483 fu maestro di cerimonie di ben cinque papi (Sisto IV, Innocenzo VIII, Alessandro VI Borgia, Pio III e Giulio II).
L'alto prelato, che era nato a Strasburgo (Argentoratum in latino) e perciò amava firmarsi Argentinus, aveva acquistato un terreni nella zona, sui resti del Teatro di Pompeo, e, demolite le preesistenze medioevali, vi aveva fatto costruire il proprio palazzo, detto appunto Casa del Burcardo, in via del Sudario 44.


Il complesso archeologico noto come "area sacra" al centro della piazza venne scoperto nel 1926 e scavato fino al 1928, con più riprese fino almeno agli anni '70.




Le demolizioni del vecchio quartiere compreso tra le vie del Teatro Argentina, via Florida, via S. Nicola de' Cesarini e il corso Vittorio Emanuele compiute nel giro di pochi anni, tra il 1926 e il 1929, riportarono inaspettatamente alla luce uno dei più importanti complessi archeologici della città: una vasta piazza lastricata in cui sono inclusi quattro templi, comunemente indicati con le prime quattro lette dell'alfabeto, identificata con la Porticus Minucia Vetus fondata da Marco Minucio Rufo in seguito al trionfo sugli Scordisci nel 107 a.C.

Curiosità
Correva l’anno 44 A.C.
Fu proprio qui che Giulio Cesare, il più illustre dei condottieri Romani, fu colpito a morte da Bruto e dagli altri congiurati. 

...e i gatti???


La storia della permanenza dei gatti in questo luogo inizia nel '29, anno in cui furono riportati alla luce i ruderi dell’Area Sacra di Torre Argentina: mici randagi o abbandonati vi si stabiliscono, attratti dalla protezione offerta loro dai siti archeologi, situati spesso al di sotto del livello stradale.
Fra gli abitanti si diffonde però anche l’abitudine di abbandonare a Torre Argentina i gatti indesiderati. . .
Da quello stesso anno ha inizio una processione di gattare e gattari, come vengono chiamate con una certa condiscendenza dai romani le persone che si prendono cura dei gatti.
La più famosa fra queste gattare  fu la grande attrice Anna Magnani che abitando non lontano da Torre Argentina molto spesso portava personalmente il cibo alle bestiole della colonia. 

L'Ass. culturale colonia felina Torre Argentina porta avanti quest'opera quotidiana di cura.
Per saperne di più (fra le numerosissime iniziative anche l'adozione a distanza di un micio romano): www.gattidiroma.com

n.b.
Questi i siti da cui ho tratto le info. della nota (visitateli per saperne di più!):

www.largoargentina.com

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