All'anonimo che mi chiede di collaborare rispondo: CERTO CHE SI PUO'!
P.S. Il profilo sarà pubblicato a breve :)
8 commenti:
Anonimo
ha detto...
Ho la testa vuota da pensieri e colpe mentre procedo in questo mio curioso camminare... Persone, colori, storie, amori, il tempo mi passano davanti agli occhi e mi attraversano il cuore. Era tempo che non mi sentivo parte di un tutto. Io viaggio
Non contemplo la condizione dell'immobilità la stasi del corpo e dell'anima Questo mio andare rende più dolci le mie pause, più lontano il mio ritorno cercate di capirmi, amici, Io viaggio
patetico e di grande squallore...perchè? A me pare che questi versi descrivano la condizione di chi ha bisogno di andare, di macinare passi e chilometri per elaborare un dolore e ritrovarsi. Non ci trovo niente di patetico e di squallido.
...no, invece descrivono la condizione di chi, incapace di assumersi le proprie responsabilit� scappa dalla realt� crogiolandosi in un'idea di dolore che scagiona dalle proprie colpe.
Non sarà che ognuno legge e interpreta questi poveri versi a partire dalla propria esperienza? Insomma li leggiamo e sentiamo diversamente...ed è questo il bello della poesia. O no? Ciao a tutti. Andrea
La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore Voltaire
photo by Arianna Passerini
N.B. 1. Sulla busta photo (scattata a Gerusalemme) by CHIARA TOCCI. 2. Se le immagini e i video presenti sul blog dovessero risultare troppo piccoli clikkateci sopra 2 volte e ve li godrete in una dimensione accettabile :)
Sviaggi è dedicato ai viaggi "altri" si parte dal presupposto che la "mappa non sia il territorio"... insomma sviaggi si occupa del viaggiare come pratica di vita, come pratica di riappropriazione del territorio attraverso i propri passi.
Il viaggio inteso come andare verso, apertura...una pratica quotidiana da svolgere sempre anche quando ci accingiamo solo a voltare l'angolo. Il viaggio inteso come ricerca e non come fuga. Sviaggi vuol essere un invito a mantenere desta la capacità di sorprendersi e di MERAVIGLIARSI anche quando si viaggia per lavoro, si è costretti a fare la fila alla posta, si è "rinchiusi" in un eurostar, ecc... Ma è anche un invito a non sottovalutare un viaggio in particolare, il più faticoso di tutti (dal quale, sicuramente, non si torna uguali a come si è partiti): quello che si intraprende per cercarSI davvero e non per fuggire.
"Who are you?" said the Caterpillar...
Sviaggiè un blog scritto a + mani per questo il Bruco (o meglio il Brucaliffo della versione disneyana) di Alice nel paese delle meraviglie ci è sembrato l'avatar più adatto a noi (che speriamo di aggiungerne presto 2, 4, 6 di mani!). Un bruco che se ne sta seduto su un fungo a fumare da un narghilè e che cambierà "forma" , rappresenta soprattutto lo stato d'animo con cui vorremmo partire ogni giorno! "WHO ARE YOU?"
Flicka flicka flicka! / Here you are / Cata cata cata! / Caterpillar girl...
"What the caterpillar calls the end, the rest of the world calls a butterfly"
NOTE 1. La maggior parte dei testi e delle immagini pubblicate sono di proprietà degli autori del blog. I testi e le immagini tratte da internet (di cui citiamo sempre la fonte) sono stati valutati di "pubblico dominio", ma qualora il loro uso violasse i diritti d'autore, comunicatecelo e provvederemo alla loro rimozione. 2. Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto è aggiornato senza periodicità e non può quindi considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge 62/2001
Ottobre 1968, Giochi Olimpici di Città di Messico.
Nel corso della premiazione della finale dei 200 m, 2 atleti USA, Tommie Smith e John Carlos, rispettivamente medaglia d'oro e medaglia di bronzo, salgono sul podio e, a capo chino, salutano l'inno americano alzando un pugno guantato di nero.
È il loro clamoroso atto di protesta contro le discriminazioni razziali che avvengono nel loro paese.
Al movimento del Black Power faceva riferimento il gesto di Smith e Carlos, che suscitò grande scalpore perché trasmesso in tutto il mondo dalla televisione.
I due atleti vennero immediatamente espulsi dalla squadra olimpica e la loro carriera sportiva venne stroncata.
8 commenti:
Ho la testa vuota da pensieri e colpe mentre procedo in questo mio curioso camminare...
Persone, colori, storie, amori, il tempo mi passano davanti agli occhi e mi attraversano il cuore.
Era tempo che non mi sentivo parte di un tutto.
Io viaggio
Cammino verso orizzonti lontani e curvi
modificando la percezione del tempo e del mio spazio
Isola di pace in un formicaio impazzito
Io viaggio
Non contemplo la condizione dell'immobilità
la stasi del corpo e dell'anima
Questo mio andare rende
più dolci
le mie pause, più lontano il mio ritorno
cercate di capirmi, amici,
Io viaggio
Ivan Kral
"Un oscuro sentire"
Ed. La rosa del lago
...patetico e di grande squallore...
patetico e di grande squallore...perchè?
A me pare che questi versi descrivano la condizione di chi ha bisogno di andare, di macinare passi e chilometri per elaborare un dolore e ritrovarsi. Non ci trovo niente di patetico e di squallido.
...no, invece descrivono la condizione di chi, incapace di assumersi le proprie responsabilit� scappa dalla realt� crogiolandosi in un'idea di dolore che scagiona dalle proprie colpe.
Non sarà che ognuno legge e interpreta questi poveri versi a partire dalla propria esperienza? Insomma li leggiamo e sentiamo diversamente...ed è questo il bello della poesia. O no?
Ciao a tutti.
Andrea
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