...quando viaggio mi sorprendo sempre ad ascoltare le voci, le chiacchiere delle persone, ma ciò che amo fare soprAognicosa è ascoltare quel che hanno da dire sul luogo in cui vivo: un viaggio al di fuori di sé può servire a vederci chiaro.
Questo documentario fa quest'effetto...
Si tratta di un documentario scottante realizzato e trasmesso dalla Wnet Thirteen New York, la maggiore emittente della tv pubblica statuninenze Pbs e...censurato in Italia.
Vi consiglio, per continuare il viaggio, di leggere anche i commenti sul sito della Pbs (pochi, ma esplicativi)... Ma se volete acquistarlo potete farlo sul sito del mio Internazionale delle meraviglie : )
The Prime Minister and the Press Fonte:www.pbs.org Media watchdog Reporters Without Borders recently ranked Italy at the bottom of the list for countries in the European Union on its press freedom index. Prime Minister Silvio Berlusconi is not only Italy’s richest man, but also the unrivaled owner of a vast media empire. This combination of political power and personal ownership of a large sector of the private media in Italy has provoked questions about the independence of the Italian media. By following the travails of some of the country’s leading critical voices — including Marco Travaglio, one of Italy’s most famous investigative journalists — The Prime Minister and the Press examines Berlusconi’s rise to prominence, and explores what happens to public debate when extreme wealth and political power converge with media dominance. This story is especially timely, coinciding with Italy’s assumption of the Presidency of the European Union in July, 2003.
Lisa Hannigan...non sapevo chi fosse e poi, navigando, mi sono imbattuta in questo video...a dimostrazione che anche in rete è possibile che il sole ci accarezzi dolcemente proprio quando ne abbiamo bisogno.
Lille by Lisa Hannigan
He went to see for a day He wanted to know what to say when he asked what he'd done in the past to someone that he loved endlessly... now she's gone, and so is he...
i went to war every morning i lost my way, but now I'm following what you said in my arms... what i read in the charms that i loved durably now it's dead and gone, and i am free...
i went to sleep for the daytime i shut my eyes to the sunshine turned my head away from the noise bruise and drip decay of childish toys that i love arguably all our labouring gone to seed
we went out to play for the evening and wanted to hold on to the feeling and the stretch in the sun and the breathlessness as we run to the beach endlessly as the sun creeps up on the sea...
Oggi si può vedere e sentire un concerto dei Berliner Philharmoniker senza muoversi dal tavolo di casa.
Per una decina di euro vi comprate lo streaming di un concerto in diretta dalla Philharmonie di Berlino (una volta sola) o di uno dall'archivio (quante volte vi pare in 48 ore). Per 89 euro fate un abbonamento che vi dà accesso a tutti quelli della stagione, senza limiti di tempo.
Ho fatto due test, con quello del 7 marzo diretto da Gustavo Dudamel (Isola dei morti di Rachmaninov, Concerto per violino di Stravinskij con Viktoria Mullova, Quinta di Prokoviev) e quello del 13 febbraio diretto da Simon Rattle (molto Schumann: Konzertstück per quattro corni, Concerto per piano con Mitsuko Uchida e la quarta sinfonia, più la Sinfonia in un movimento di Bernd Alois Zimmermann). Li ho sentiti con delle belle cuffione Koss che non uso mai, usando il mio MacBook dell'anno scorso. Via un'adsl qualunque. Ha funzionato senza neanche un intoppo. Il suono mi sa che è leggermente riequalizzato, tanto si sente bene. La regia è puntuale ma non fastidiosa. Come l'arbitro nelle partite di calcio: se non ti accorgi che c'è vuol dire che è ottimo.
Insomma, non ho solo visto due concerti coi fiocchi (il Konzertstück è sempre una goduria senza fine). Ho visto il futuro. E ho anche fatto un passo avanti per combattere la nevrosi da immagazzinaggio della vita che è la piaga di tanti musicofili, me su tutti (come testimonia questa piccola porzione random della pareti di casa BlogNote stamattina).
Magari esiste un software che mi permetterebbe di registrare almeno l'audio tutti questi concerti. Non mi sono posto il problema e ho preferito lasciarli svolazzare via nella notte.
16 marzo 2009
Fonte:internazionale.it DiAlberto Notarbartolo (una guida sapiente per farsi largo tra cd di mezzo mondo senza litigare con commessi di Ricordi che pensano che il fortepiano sia un errore di stampa. Certo, non si vive di soli fortepiani...)
"Un grande progetto fotografico che fornisce un contributo eccezionale alla collana Ubuntu, mostrando immagini d'amore, bontà, tolleranza, speranza e compassione, catturate dai migliori fotografi del pianeta."
Semplicemente il più bel libro fotografico che mi è mai capitato di guardare e leggere. Per saperne di più, sul senso dell'opera e sul concetto sub-sahariano di ubuntu, rimando all'introduzione dell'Arcivescovo Desmond Tutu.
La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore Voltaire
photo by Arianna Passerini
N.B. 1. Sulla busta photo (scattata a Gerusalemme) by CHIARA TOCCI. 2. Se le immagini e i video presenti sul blog dovessero risultare troppo piccoli clikkateci sopra 2 volte e ve li godrete in una dimensione accettabile :)
Sviaggi è dedicato ai viaggi "altri" si parte dal presupposto che la "mappa non sia il territorio"... insomma sviaggi si occupa del viaggiare come pratica di vita, come pratica di riappropriazione del territorio attraverso i propri passi.
Il viaggio inteso come andare verso, apertura...una pratica quotidiana da svolgere sempre anche quando ci accingiamo solo a voltare l'angolo. Il viaggio inteso come ricerca e non come fuga. Sviaggi vuol essere un invito a mantenere desta la capacità di sorprendersi e di MERAVIGLIARSI anche quando si viaggia per lavoro, si è costretti a fare la fila alla posta, si è "rinchiusi" in un eurostar, ecc... Ma è anche un invito a non sottovalutare un viaggio in particolare, il più faticoso di tutti (dal quale, sicuramente, non si torna uguali a come si è partiti): quello che si intraprende per cercarSI davvero e non per fuggire.
"Who are you?" said the Caterpillar...
Sviaggiè un blog scritto a + mani per questo il Bruco (o meglio il Brucaliffo della versione disneyana) di Alice nel paese delle meraviglie ci è sembrato l'avatar più adatto a noi (che speriamo di aggiungerne presto 2, 4, 6 di mani!). Un bruco che se ne sta seduto su un fungo a fumare da un narghilè e che cambierà "forma" , rappresenta soprattutto lo stato d'animo con cui vorremmo partire ogni giorno! "WHO ARE YOU?"
Flicka flicka flicka! / Here you are / Cata cata cata! / Caterpillar girl...
"What the caterpillar calls the end, the rest of the world calls a butterfly"
NOTE 1. La maggior parte dei testi e delle immagini pubblicate sono di proprietà degli autori del blog. I testi e le immagini tratte da internet (di cui citiamo sempre la fonte) sono stati valutati di "pubblico dominio", ma qualora il loro uso violasse i diritti d'autore, comunicatecelo e provvederemo alla loro rimozione. 2. Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto è aggiornato senza periodicità e non può quindi considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge 62/2001
Ottobre 1968, Giochi Olimpici di Città di Messico.
Nel corso della premiazione della finale dei 200 m, 2 atleti USA, Tommie Smith e John Carlos, rispettivamente medaglia d'oro e medaglia di bronzo, salgono sul podio e, a capo chino, salutano l'inno americano alzando un pugno guantato di nero.
È il loro clamoroso atto di protesta contro le discriminazioni razziali che avvengono nel loro paese.
Al movimento del Black Power faceva riferimento il gesto di Smith e Carlos, che suscitò grande scalpore perché trasmesso in tutto il mondo dalla televisione.
I due atleti vennero immediatamente espulsi dalla squadra olimpica e la loro carriera sportiva venne stroncata.