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12.5.09

DONNE come me (l'Africa di Ilarialice parte 4a)

Un omaggio a tutte le donne come me che ho incontrato nel mio viaggio.In villaggi polverosi, frutto di scelte statali sconsiderate, donne senza nome si accalcano davanti a me per una foto, anche perchè di più non so fare...

In una scuola chiusa per le vacanze il capovillaggio ci spiega cosa fanno per educare alla prevenzione dell'AIDS, la moglie ha preparato il nostro banchetto e in silenzio sparecchia sorridendo tra sè e sè, poi si ferma guarda fuori dalla finestra e non si accorge di me. Aspettava una sua amica, molto più chiassosa che le deve dare una mano a lavare. 
E' incinta ma me ne rendo conto solo quando arrivo a Roma e guardo le foto.

una bambina con braccia più forti di quanto possa sopportare non mi sorride.

Donne fiere del loro lavoro mi mostrano il negozio che tirano avanti grazie al microcredito.

Donne che sorridono, nonostante tutto, nonostante siano il primo e sfruttato anello della nostra filiera del caffè!

Post&photoS by Ilarialice

10.5.09

Zimbawe: the 100 billion dollars hotel... (parte 3a)

photo by Ilarialice

Africa, Africa ancora, l'Africa di Ilarialice. 
Buona lettura! 
by Cat

venerdì, 22 agosto 2008
Zimbawe
Al confine con lo Zimbawe schiere di profughi facevano avanti e indierto verso lo Zambia disposti a fare qualsiasi lavoro.
Un ragazzo con un mazzo di banconote in mano ci si avvicina: tiene in mano una banconota da 100 bilioni di dollari zimbabuani,
la agita verso di noi e ci propone di comprarla per pochi spiccioli come SOUVENIR!!!! 
In Zimbawe la gente non ha più letteralmente nulla, uscivan di casa per far la spesa e nel cammino i soldi che avevan in tasca smettevano di avere valore....il prezzo del cibo è andato alle stelle.

A luglio volevan dar addirittura l'embargo a questa gente!!! 
Adesso anche la tragedia dello Zimbawe rimmarrà nascosta nell'Africa nera.... silenzio cari indigeni africani: miss Russia ha acceso i riflettori!!!

25.4.09

Africa arrivo ... (parte 2a)

Ancora l'Africa (amara e splendida) di Ilarialice. Buona lettura! by Cat

domenica, 17 agosto 2008
Cuore di tenebra
"Che orrore, che orrore!" le ultime parole di kunz prima di morire . . . al liceo non lo avevo capito...

Cuore di tenebra, l'Africa il budello del mondo...
In Zambia dove la luna sorride a sud, un viaggio lungo lo Zambesi per conoscere le sue genti, la sua storia, i soprusi in un mondo dove tutto è permesso, la natura stuprata. Tenebre nelle viscere dell'africa nera, dove il vaticano spedisce i suoi missionari più scomodi; tenebre nei villaggi assolati dove gli americani sperimentano, nel silenzio assenso del mondo, un gel contro l'aids.

Lo Zambia è il 4° paese al mondo per deforestazione, ma nessuno sa. Il lago Kariba ,frutto di una diga, spazza via una valle fertile, così la gente che vi abitava viene scacciata in una terra arida, e la gente a valle dello zambesi si ritrova un fiume che non inonda più i campi...invano invocano lo Nyami Nyami...
Certo il turista a valle si diverte tantissimo a giocare a Indiana Jones facendo rafting sulle famigerate rapide dello Zambesi. Gente gasata e bianchissima "muzungu" (coloro che parlano come i cani) inconsapevole dello spirito del fiume: lo Nyami Nyami, un tempo potente, ma ora imprigionato dalla diga.
Le piantagioni di caffè...donne e bambini senza diritti sorridono sorpresi alle foto mentre, per pochi spiccioli, sollevano sacchi pesanti e a noi, a casa, per pochi centesimi, il caffè...
Zambia, il paese dove ti stringono la mano 3 volte. Nei villaggi ti accolgono come una regina, ti aprono le case e i sorrisi immensi.  Ignorano forse che io sono una persona da niente come tante, che fino a qualche settimana prima non sapevo nulla di loro.
Zambia, al tramonto un sole di fuoco ferisce il cielo, fucsia non lo avevo mai neanche immaginato...le tenebre per un attimo si dissolvono.

Gli elefanti ai bordi delle strade, di notte si muovono morbidi, tra gli alberi le loro sagome come le ombre cinesi. Ippopotami lungo il fiume sulla canoa, coccodrilli...in tenda si sente il verso della pantera, il ruggito del leone...

photoS by Ilaralice

14.4.09

Arrivederci Roma...Africa arrivo... (parte 1a)

Come avrete notato i collaboratori di Sviaggi sono dei pigroni ;)! 
Per questa ragione ho deciso di piluccare qualcosa dai loro blog (arricchendo il tutto con delle note di sviaggio naturalmente!).
Questo post è opera di Ilarialice
Buona lettura! 
by Cat

martedì, 29 luglio 2008
Ho conosciuto l'ennesima persona che dice che vorrebbe venire a Roma, che Roma è fantastica, "ma dai abiti a Roma...", "sarei venuto volentieri ad abitare a Roma...


Ma come si fa? Probabilmente se mi legge qualche romano inizierà ad odiarmi pensando che sono un'infiltrata leghista... Al di là dei luoghi comuni, del traffico, Roma è una città immensa nella quale devi imparare a vivere e anche a muoverti (io ancora mi perdo a volte).
Roma è una città in cui sei uno che cammina tra la folla in cui sei spettatore della vita degli altri, li osservi ma resti distante.
Poi "roma caput mundi" che palle!!
I romani assomigliano ai gatti, si affezionano tantissimo al luogo dove 
vivono e non lo cambierebbero mai, non se ne andrebbero mai...


...ecco Roma ti dà un senso di eterno, di drasticamente eterno che mi resta pesante (come il barocco) o forse mi spaventa... io che non riesco a metter radici fisiche, sentimentali da nessuna parte.
Certo i colori e il chiasso di Roma probabilmente un po' mi piace perché stordisce come mi è piaciuta Napoli per questo motivo...anche se i napoletani a breve termine sono più simpatici. Roma è un covo di coatti e soprattutto il quartiere dove vivo: Ostia, mi è sempre stata stretta da quando avevo 17 anni, sì il mare, la pineta....chi abita a ostia vuole continuare a vivere ad ostia....vicino a Roma ma vivibile dicono...che palle2!!!
Tanto dico dico e poi...
Arrivederci Roma vado in Africa per un po', in Zambia sai dicono che non sia un posto turistico, probabilmente ci sarò io, la gente con cui parto che non conosco e che non viene da Roma...
Ogni volta che parto non trovo mai romani, chissà perchè, che fai li risucchi d'estate...
Magari in queste  settimane, finalmente in un posto non turistico, bho chissà...non mi aspetto mai molto prima di partire per i posti così quando arrivo è tutta una sorpresa, neanche sono eccitata come dicono tutti prima di un viaggio, forse è un modo per non restare fregati... Sono solo nervosa perchè non so se ho portato le cose che mi servono...stavolta ho deciso di ridurre all'osso!!!
L'anno scorso sono tornata dal Perù con una grossa carica e l'adrenalina nel cervello.



photos by Ilarialice

...certo stare da sola 4 giorni bloccata negli aeroporti di Lima e Caracas...

photo by Ilarialice

... (e nei peggiori bar davvero) mi ha aiutato ha scoprire una parte veramente nuova di me... ho imparato ad arrabbiarmi!!! Arrabbiarmi anche in spagnolo visto che l'inglese non lo parlava nessuno.
Quest'anno vedremo cosa impararerò che persone conoscerò...
continua...

Note di Sviaggio su Roma (by Cat)
Nel suo post Ilaria paragona i romani ai gatti...ah, i gatti! 
Ho imparato ad amarli vivendo a Roma.
Presa da curiosità ho girovagato un po' in rete ed ho scoperto l'Associazione culturale colonia felina Torre Argentina.
A Roma esistono molte colonie di gatti randagi una delle più famose "risiede" in Largo di Torre Argentina e l'associazione se ne prende cura.


Largo di Torre Argentina è una piazza di Roma situata nell'antica zona di Campo Marzio che ospita quattro templi romani risalenti all'età della Repubblica.


Il nome della piazza si riferisce alla Torre Argentina, così chiamata da Johannes Burckardt (1445 circa - 1506, nome italianizzato Burcardo), che dal 1483 fu maestro di cerimonie di ben cinque papi (Sisto IV, Innocenzo VIII, Alessandro VI Borgia, Pio III e Giulio II).
L'alto prelato, che era nato a Strasburgo (Argentoratum in latino) e perciò amava firmarsi Argentinus, aveva acquistato un terreni nella zona, sui resti del Teatro di Pompeo, e, demolite le preesistenze medioevali, vi aveva fatto costruire il proprio palazzo, detto appunto Casa del Burcardo, in via del Sudario 44.


Il complesso archeologico noto come "area sacra" al centro della piazza venne scoperto nel 1926 e scavato fino al 1928, con più riprese fino almeno agli anni '70.




Le demolizioni del vecchio quartiere compreso tra le vie del Teatro Argentina, via Florida, via S. Nicola de' Cesarini e il corso Vittorio Emanuele compiute nel giro di pochi anni, tra il 1926 e il 1929, riportarono inaspettatamente alla luce uno dei più importanti complessi archeologici della città: una vasta piazza lastricata in cui sono inclusi quattro templi, comunemente indicati con le prime quattro lette dell'alfabeto, identificata con la Porticus Minucia Vetus fondata da Marco Minucio Rufo in seguito al trionfo sugli Scordisci nel 107 a.C.

Curiosità
Correva l’anno 44 A.C.
Fu proprio qui che Giulio Cesare, il più illustre dei condottieri Romani, fu colpito a morte da Bruto e dagli altri congiurati. 

...e i gatti???


La storia della permanenza dei gatti in questo luogo inizia nel '29, anno in cui furono riportati alla luce i ruderi dell’Area Sacra di Torre Argentina: mici randagi o abbandonati vi si stabiliscono, attratti dalla protezione offerta loro dai siti archeologi, situati spesso al di sotto del livello stradale.
Fra gli abitanti si diffonde però anche l’abitudine di abbandonare a Torre Argentina i gatti indesiderati. . .
Da quello stesso anno ha inizio una processione di gattare e gattari, come vengono chiamate con una certa condiscendenza dai romani le persone che si prendono cura dei gatti.
La più famosa fra queste gattare  fu la grande attrice Anna Magnani che abitando non lontano da Torre Argentina molto spesso portava personalmente il cibo alle bestiole della colonia. 

L'Ass. culturale colonia felina Torre Argentina porta avanti quest'opera quotidiana di cura.
Per saperne di più (fra le numerosissime iniziative anche l'adozione a distanza di un micio romano): www.gattidiroma.com

n.b.
Questi i siti da cui ho tratto le info. della nota (visitateli per saperne di più!):

www.largoargentina.com

10.12.08

TRIESTE

Il manifesto del "Piccolo" di Trieste parla da solo. Mi ha accolto appena arrivata alla stazione rintontita da una lunga notte ed è stato amore a prima svista. L'ho guardato per benino e mi sono chiesta se invece che esser arrivata in una città austro-ungarica, non fossi per caso sbarcata in una specie di Paperopoli pulp.


Poi ho fatto colazione con un capp in b e sono scesa sotto il cielo plumbeo della città più straniera d'Italia...

23.11.08

POLEMICHE ROMANE

19.11.08

ECCOMI!!!!!

Finalmente eccomi qua, dopo aver provato svariate password possibili sono riuscita finalmente ad entrare...era tanto che volevo scrivere qua!!! Ormai a causa di qualcuno e di qualcuna giro per Roma con un'altra ottica...un ottica un po' da sviaggi... Cerco di soffermarmi sulle cose che vedo da sempre di farmi saltare alla mente pensieri e ricordi... magari chissà trovo pure il modo di affezzionarmi a sta città visto che ci devo convivere chissà per quanto...
Fin'ora il mio luogo pensatoio di Roma era solo la stazione Termini, il luogo in cui è stipato il caos di Roma, un luogo in cui sei un volto tra tanti e tu come tanti cammini lì apparentemente con un uno scopo preciso che è uscire al più presto... Ed è nel momento di passaggio che ti gusti la tua camminata, nascosto nella folla osservi attentamente gli altri, sogni i viaggi possibili e impossibili, ti diverti a salire e scendere tra i vari livelli e piani di Termini... La maggioranza della gente pensa che i piani corrispondano solo alle metro e al treno o se tiran su il naso al massimo ai negozi, invece dentro l'immensa e fagocitante stazione esistono delle specie di non luoghi fuori dal mondo, basta fare delle scalette e ti ritrovi magari in un piccolo chiostro con colonne e visto che non sei più sicura di saperci tornare pensi che te lo sei sognato... Oppure luoghi bizzarri per il posto come una palestra sotterranea!! 
Ma i livelli di lettura sono tanti come tante sono le persone di ogni luogo del mondo... Dai ragazzini Rom che vengon inseguiti dai poliziotti (e poi chissà che accade...!!), dagli immigrati sudamericani che riempiono di odori l'uscita della stazione, dai tanti senza tetto che aniamano la stazione soprattutto di notte quando restano gli ultimi custodi del gigante.... Alle coppie di fidanzati o quasi fidanzati con caramelle in mano che si salutano alla stazione... 
Insomma basta sto diventando smielata...ma continuerò!!!

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