I don't know what you smoke or what
countries you've been to
if you speak any other languages other
than your own but I'd like to meet you
I don't know if you drive if you love the
ground beneath you
I don't know if you write letters or
panic on the phone still
I'd like to call you all the same, if you
want to, I am game.
I don't know if you can swim or if the
sea has any draw for you
if you're better in the morning or when
the sun goes down
I'd like to talk to you
I don't know if you can dance if the
thought ever occurred to you
if you eat what you've been given or push
it round your plate still
I'd like to cook for you all the same, I
would want to, I am game,
If you walk my way and I could keep my
head we could creep away in the dark or maybe not, we could shoot it down
anyway.
I don't know if you read novels or the
magazines
if you love the hand that feeds you I
assume that your heart's been bruised I know I'd like to know you
you don't know if I can draw at all or
what records I am into
if I sleep like a spoon or rarely at all
or maybe you would do? maybe you would do?
if I walk your way I will keep my head we
will feel our way through the dark though I don't know you I think that I would
do I don't fall easy at all
Lisa Hannigan
Credevo di voler scoprire l'Inghilterra, parrrrdon,la Gran Bretagna, e invece la verità vera è che, come sempre accade quando si decide di viaggiare, sono IO quella che cerco ogni giorno lungo la strada.
Così dedico il testo che apre questo
post a me stessa: a quella che non
conosco ancora e che mi piacerebbe scoprire, chiamare, ascoltare.
E' lei che mi sorprende ogni giorno ed è
per lei che sono "in gioco".
Un anno fa non lo sapevo ancora.
37
trentasette
TRENTASETTE
T-R-E-N-T-A-S-E-T-T-E
ti erre e enne ti a esse e ti ti e
3+7=10
L'ho sussurrato, bisbigliato, ripetuto a
mente, urlato, compitato, scomposto e sommato questo numero tanto per vedere
l'effetto che faceva.
Ho setacciato google in lungo e in largo
in cerca d'ogni suo possibile recondito significato simbolico.
Ho scomodato la cabala per ripiegare
speranzosa sulla smorfia senza successo.
A quanto pare la ragione della mia inquietudine non se ne
sta rintanata in un numero.
Cercavo un segno, qualcosa che
m'indirizzasse.
Qualcosa che desse lustro e aggiungesse
un pizzico di fascino a questo errare e invece…invece niente.
Io "sono" 37 per dirla
all'inglese.
Questo è tutto.
37 anni sono pochi o sono tanti, troppi,
per mettersi in cammino. Sono troppi per scombinare tutto?
Insomma è troppo tardi?
E' buffo alcuni ritengono che stia
prolungando la mia adolescenza altri, al contrario, mi definiscono
"coraggiosa"…bah!
Nè l'una né l'altra: spiacente, non sono
né un'eterna Peter Pan né un'eroina.
Forse sono entrambe le cose o, più
probabilmente, sono solo un'incosciente.
So solo che più di un anno fa ho deciso
che era meglio assecondare il mio bisogno di andare piuttosto che piangermi
addosso e lamentarmi.
A dirla tutta era da un paio d'anni che
meditavo una "fuga" e così,
come tanti italiani troppo choosy e
perduti (perché alla famosa "generazione perduta" appartengo), sono
partita alla volta di Londra.
Niente di esotico come l'isola che non
c'è o di coraggioso come fare peace keeping a Gaza dunque.
Niente di romanzesco.
In un anno ho cambiato cinque volte casa
e due volte lavoro (anzi forse tre se conto anche la volta in cui ho fatto l'
au pair per due settimane), facendo l'equilibrista tentando di sopravvivere con
pochissimi "quid".
Niente di strano in fondo… tutto nella media londinese :)
Niente di strano in fondo… tutto nella media londinese :)
Un anno è tanto tempo scrivevo quasi un mese fa.
Me ne sono resa conto mentre impacchettavo
tutte le mie cose (e dire che mi sembravano così poche. Pochi abiti, poche
scarpe, giusto una borsetta, il grosso della roba lasciata volutamente in
Italia).
UN MOMENTO…IMPACCHETTARE??? COME IMPACCHETTARE?
ANCORA????
E sì … dato che vivere a Londra in una sicura bolla italiana
non ha affatto giovato al mio povero inglese, ho deciso di rimettermi in
viaggio.
Era diventato così frustrante sentirsi
ripeterete: ma come, sei in Inghilterra da più di un anno e ancora non parli
perfettamente??? Come è possibile?
Già…come era potuto accadere…
La verità è che io sono talmente timida
che tendo a scappare e Londra ti permette di farlo perché trabocca di Italiani.
Sono ovunque. Ovunque puoi imbatterti nel suono familiare e rassicurante
dell'italiano ed eludere la fatica d'immergerti in una lingua nuova e
disorientante.
In più Londra ti risucchia. Londra è un
universo a se stante che ti fa vivere nell'illusione che non esista nient'altro
oltre i confini della zona tre.
Avete presente quell'episodio di Sex and
the City in cui Carrie decide di andare in campagna per il week end?
NO?
Vi rinfresco la memoria..
Ecco Londra, come Manhattan, fa
esattamente quest'effetto. Una malia.
Dopo un anno volevo vedere com'era
quell'Ingh, parrrdon, quella Gran Bretagna, che per me era poco più di una macchia sul
mappamondo.
Volevo imbattermi nei nativi.
Ed ora eccomi qua nello Yorkshire da più
di tre settimane!
cat
29/10/2012
cat
29/10/2012
2 commenti:
Il coraggio consiste soprattutto nella capacità di essere se stessi fino in fondo - e tu di questa roba ne hai da vendere...
I LOVE YOU
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