Leggo sul sito di repubblica.it della nascita di un affascinante progetto: la raccolta nel portale www.kidzdream.org dei racconti che i bimbi di tutto il mondo fanno dei loro sogni. L'iniziativa è appena partita e per ora raccoglie testimonianze dei bambini Italiani (Napoli, Roma, Venezia), Senegalesi (Mbour) e Spagnoli (Barcelona).
Da vedere!
Riporto dal sito citato...
by Daniele
Premesse
Le esperienze di Dinamo Italia con la RAI e con organizzazioni internazionali quali UNICEF e ONU e con WWF Italia nella realizzazione di news realizzate con i bambini come piccoli giornalisti (Neonews, TG minimo, La liberazione dei cortili, Snow news ecc.) e spot sociali realizzati sempre con i bambini come interpreti, ci hanno insegnato due cose fondamentali:
1) La forza e la sintesi delle cose raccontate dai bambini davanti ad una telecamera. Le parole e il modo di formulare i loro pensieri, le espressioni del viso, i gesti, forniscono una comunicazione unica, irripetibile e «bambinesca». Questo, però, a condizione che i bimbi si sentano a loro agio, al di fuori cioè da ogni sovrastruttura culturale e formale imposta dalla scuola, dai genitori o dalle stesse strutture dei media.
2) Le idee «vere» dei bambini sono un antidoto unico contro le stereotipie e banalità proprie dei media a grande diffusione.
Tali idee, anche quando ripetono gli stereotipi del mondo degli adulti, lo fanno con un inconscio e inevitabile distacco ironico, un'onestà spontanea che crea una distanza e un sano specchio deformante rispetto ai contenuti.
I bimbi e l'arte di raccontare i sogni
Da esperienze sul campo, come spesso capita, avevamo notato che quando ai bimbi chiedevamo di raccontare un «loro sogno onirico», quello che si ricordavano meglio o che era loro piaciuto di più, si apriva un canale di comunicazione molto particolare.
I bambini - in età tra i 6 e i 12 anni - raccontano molto volentieri i loro sogni che ricordano con grande dovizia di particolari. Ma non solo, parlano in modo più forbito di quanto facciano normalmente e delineano racconti e situazioni complesse in modo chiaro e, per quanto possibile con materiali onirici, esaustivo.
Da qui l'idea di trovare un modo per far raccontare ai bimbi il loro sogni. Però la televisione non ci pareva in questo caso il mezzo più adatto e quindi il progetto è rimasto «stand by» fino a che si è arrivati ad una possibilità di comunicare tali sogni attraverso WEB.
Un progetto Web 0/12 per una banca online dei sogni dei bambini
Da Artefacta a KidZdream
Dall'esperienza da noi maturata con il format multimediale on line ARTEFACTA basato appunto su mappe stile Google e menu di piccoli film di 90-120 secondi nasce KidZdream.
L'idea di realizzare un contenitore, una banca dei sogni dei bambini, trova una sua adeguata realizzazione su Internet.
La preparazione
Ai bimbi viene chiesto di concentrarsi sul sogno che ricordano meglio o preferiscono.
Viene anche richiesto di pensare ai dettagli: i luoghi, i colori, le persone, ecc.
Alla fine si propone loro di fare un disegno del sogno.
Dreamboxes
In modo molto semplice vengono realizzate delle riprese, tipo video box dei sogni.
Camera fissa, spesso con dietro la lavagna.
Risultato una serie di piccole interviste-racconto di 60-120 secondi. In esse i bambini con parole loro e con la propria gestualità raccontano il loro sogno: quello preferito, quello più pauroso o quello che ricordano meglio.
Alla fine mostrano e spiegano le immagini del loro disegno.
Il sito
Il contenitore è un sito Web secondo il format Artefacta cioè composto solo di mappe e di piccoli film con i sogni dei bambini.
Si parte da una mappa del mondo e si pongono degli indici nelle varie città dove i bambini hanno raccontato i loro sogni.
Il processo si evolve fino ad avere in prospettiva moltissimi luoghi del mondo visti attraverso i sogni dei bimbi.
Lingue e sottotitoli
I sogni verranno sempre raccontati nella lingua madre perché non perdano di freschezza e spontaneità. È infatti essenziale che i bambini si sentano completamentea loro agio e possano raccontare il sogno nei loro modi: con le parole, le smorfie, gli ammiccamenti, i sorrisi e gli irripetibili movimenti delle mani e del corpo. Nel sito verranno quindi inseriti sottotitoli in varie lingue per rendere comprensibile a tutti il racconto, lasciando però inalterata la forza comunicativa originale.
La redazione: filtro attivo e costante
Nessun accesso diretto o blog o altre forme aperte di social network sono previste o ammesse per questo sito. Tutto arriva ad una redazione di esperti che decide e valuta le opportunità di messa in onda.
4 commenti:
grazie Dani! Sei tornato!!
Grazie a te!!
Non mi ero reso conto di avere fatto un post così ben fatto!!! ;)))
Baci baci baci
;P
Bacio di Buon Natale e auguri!!!
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